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SAN SIRO È GIÀ SOTTO TUTELA: FERMARE LA SVENDITA DEL MEAZZA, DIFENDERE IL BENE COMUNE

SAN SIRO È GIÀ SOTTO TUTELA: FERMARE LA SVENDITA DEL MEAZZA, DIFENDERE IL BENE COMUNE

Rifondazione Comunista Milano esprime pieno sostegno al ricorso presentato dai comitati civici, tra cui Referendum X San Siro, contro l’operazione di svendita e potenziale demolizione dello Stadio Meazza. Il ricorso, firmato dall’avv. Veronica Dini e depositato presso il TAR, dimostra con un’analisi accurata e documentata che il 75% del secondo anello dello stadio era già completato all’inizio del 1955, ricadendo quindi nella tutela prevista per i beni architettonici pubblici con più di 70 anni.

Una verità scomoda per chi, come il Sindaco Sala e la sua Giunta, continua a sostenere un disegno di privatizzazione e abbattimento del Meazza, funzionale solo agli interessi delle società Milan e Inter. Se davvero le società vogliono "acquistare" San Siro, allora si comprino solo il 25% dell’anello non vincolato, sempre che il procedimento non venga dichiarato nullo dai giudici.

Il ricorso contesta l’operato della Soprintendenza, paventando anche possibili profili di illegittimità o addirittura penali. Chiede la sospensione cautelare degli atti adottati dal Comune, tra cui le determine dirigenziali e il parere della Soprintendenza del 15 aprile 2025, oltre alla possibilità di sollevare una questione di legittimità costituzionale davanti alla Corte.

Milano, città sempre più in mano a logiche speculative, ha il dovere di tutelare il suo patrimonio pubblico, sportivo e culturale. Lo stadio Meazza è parte della memoria collettiva e della storia popolare della città. Demolirlo o cederlo senza trasparenza e senza una reale discussione pubblica significa calpestare il bene comune.

Rifondazione Comunista ribadisce il proprio impegno al fianco dei comitati e della cittadinanza attiva. San Siro non si tocca. La città è nostra, non dei palazzinari.


Rifondazione Comunista – Federazione di Milano

Milano, 22 giugno 2025


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