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Inizia il caldo… ma a Milano mancano le piscine!

Anche nell’estate 2025 5 impianti estivi su 8 resteranno chiusi. Parliamo di strutture storiche e popolari: Lido, Argelati, Suzzani, Scarioni, Cozzi. Una situazione inaccettabile in una città che si vuole “capitale europea”, ma che non garantisce un servizio base a migliaia di cittadine e cittadini.

 Un vero e proprio pasticcio, frutto di una gestione miope e confusa. Le responsabilità vanno condivise tra Comune, Milanosport e privati. Il modello misto pubblico-privato ha fallito: lavori in ritardo, cantieri infiniti, tariffe inaccessibili e zero trasparenza.

 Chi paga il prezzo più alto sono le fasce popolari, che vedono sparire uno degli ultimi spazi accessibili per socialità e benessere. Intanto si continuano a costruire torri di lusso con piscine panoramiche per pochi privilegiati.

Rifondazione Comunista chiede un cambio radicale di rotta: gestione pubblica trasparente, investimenti sulle strutture esistenti, tariffe popolari e un piano serio per garantire l’accesso allo sport e al benessere a tutte e tutti, magari facendo un accordo per i mesi di luglio e agosto con la nuova struttura super lusso De Montel.



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