Alla segreteria Provinciale Milano ANPI
Pc: Segreteria Nazionale ANPI
Siamo rimasti sorpresi ed amareggiati dalle recenti dichiarazioni del Presidente Cenati rilasciate al Corriere della Sera.
Le critiche rivolte sbrigativamente a noi, altri partiti e movimenti, per la partecipazione alle manifestazioni a sostegno del popolo palestinese, ci sorprendono perche' rompono una consolidata tradizione di reciproca autonomia e feriscono i tanti e tanti nostri militanti che portano il loro contributo alla meritoria azione dell'ANPI.
Veniamo dalla lunga tradizione comunista e dagli insegnamenti di Giovanni Pesce e Nori Brambilla Pesce, che abbiamo avuto l'onore di avere per tanti anni nelle nostre fila, dove la lotta ad ogni antiseminismo era ed e' fattore costitutivo della nostra azione. Non abbiamo esitato un attimo a condannare la strage di Hamas del 7 ottobre scorso.
Veniamo cosi' dalla lunga stagione del Partito Comunista Italiano, che con Berlinguer incontrava e abbracciava Arafat sostenendo la lotta di liberazione e autodeterminazione del popolo palestinese. Nessuno in quegli anni si sarebbe mai sognato di pensare, che il sostegno all'autodeterminazione di un popolo necessitasse distinguo e accuse automatiche di antisemitismo.
Il clima di isteria guerrafondaia e propaganda dell'occidente, incapace di azioni diplomatiche per fermare la guerra, oscura evidentemente i giudizi di molti.
Sono ben 21 sabati consecutivi, che a Milano, partecipiamo alle mobilitazioni dei giovani palestinesi e comunita' araba e insieme a tanti e tante iscritti/e all'ANPI e ci siamo con amarezza chiesti del perche' l'ANPI milanese non portasse il suo prezioso contributo a fianco di questi giovani mossi dal rifiuto della guerra e dallo sdegno di quanto accade.
Fare distinguo per qualche slogan sbagliato e frutto dell'esaperazione, e' come vedere la pagliuzza chiamata "tragedia umanitaria" ma non la trave di un possibile genocidio in corso da parte di Israele. Una carneficina orrenda e' in corso, giunta a 30 mila vittime di donne, vecchi e bambini. Per noi un genocidio che va combattuto e non un dramma umanitario.
Financo la Corte Internazionale di Giustizia, su richiesta del Sudafrica, ha ritenuto plausibile che sia necessario prevenire un possibile genocidio. Saranno verificate le prove e si dibattera' in merito, ma la Corte ha gia' imposto inascoltata, misure cautelari contro Israele per impedire il possibile genocidio. Come non vederlo?
Anche per questo motivo il nostro Partito ha aderito alla manifestazione nazionale tanto criticata dal Presidente, chiedendo proprio insieme a migliaia di giovani, cittadini/e lo Stop al Genocidio, il cessate il fuoco e la fine dell'occupazione. Con questo spirito parteciperemo certamente alla manifestazione nazionale del 9 marzo a Roma con tutte le forze democratiche per chiedere il cessate il fuoco.
Combattere l’antisemitismo è un dovere e noi lo sentiamo nostro, ma senza una ferma condanna all'attuale governo di estrema destra di Israele per i suoi crimini, si rischia di spalancare la porta a tempi che non possono piu' ritornare.
Matteo Prencipe
Segretario Provinciale
Partito della Rifondazione Comunista Milano
Milano, 1 Marzo 2024
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