Il XII Congresso del Partito della Rifondazione Comunista si è concluso consegnando alle compagne e compagni un compito tanto ambizioso quanto necessario: riportare con forza la voce dei comunisti e delle comuniste nel Paese. Tra gli uomini e le donne vittime di una gentrificazione delirante e di una finanziarizzazione dell’economia che schiaccia i redditi da lavoro a vantaggio della speculazione. Tra le vittime di una precarizzazione selvaggia che ruba il futuro ai giovani e mette in ginocchio chi vive del proprio lavoro. Tra chi viene privato del diritto a curarsi, ad avere una casa e un’istruzione pubblica e laica. Ma anche dove si scrivono le regole del gioco: nei Consigli comunali, Regionali e in Parlamento.
Agire politicamente nella realtà non può che partire dal comprendere le dinamiche che determinano il cambiamento. E Milano da sempre è considerato un laboratorio per le trasformazioni politiche e sociali. La responsabilità che ci siamo affidati dopo un lungo e acceso confronto è quella di tornare ad essere finalmente protagonisti del cambiamento in modo tale che quest’ultimo cessi di essere subito, ma sia finalmente agito dalla classe.
Un lavoro difficile ma essenziale, che dovrà confrontarsi senza pregiudiziali acritiche, verificando invece nel campo vivo della battaglia politica e sociale la sussistenza di altre convergenze utili al raggiungimento di un miglioramento delle condizioni di vita delle persone, obiettivo ultimo e vero dell’agire politico.
Al lavoro e alla lotta quindi, con radicalità, ma senza perdere mai il senso di realtà che la nostra matrice materialista ci impone.
Con la stima di sempre e rinnovata fiducia, auguriamo al Segretario Maurizio Acerbo, al neoeletto tesoriere Roberto Morea e a tutte e tutte noi buon lavoro.
La Segreteria del Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Milano
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