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“Decreto sicurezza” e diritto all’abitare

Immagine del redattore: rifondazionemilanorifondazionemilano

Aggiornamento: 18 nov 2024


Il carattere repressivo del “decreto sicurezza” si traduce nella forte sanzione penale delle varie forme di conflitto sociale: dalle vertenze di lavoro, con la penalizzazione del blocco stradale, all’opposizione alle grandi opere, alle proteste eco-ambientaliste e a quelle in carcere, nei centri di detenzione amministrativa, nei CPR e negli hotspot, colpendo anche la resistenza passiva. In continuità con i passati decreti, da quello Minniti-Orlando a quelli Salvini e Caivano, ma con maggior determinazione repressiva, la criminalizzazione del dissenso avanza a grandi passi.

Il diritto all’abitare, messo in questione a Milano e non solo da potenti processi di privatizzazione, speculazione immobiliare e gentrificazione, è sotto tiro: il picchetto antisfratto, come le occupazioni per necessità, sono sanzionati con forza, a sostegno di una dichiarata “guerra ai poveri”. Occorre un’opposizione decisa a questo decreto, attivando una consapevolezza critica diffusa e organizzata e assumendo come proprio perno la convergenza sulla difesa ferma della democrazia e dell’agibilità dei diritti politici e sociali.


Ne parliamo con:

Gianni Belli (Unione Inquilini)

Eugenio Losco (avvocato penalista)

Salvatore Porcaro (Ci siamo!)

Giorgia Sanguinetti (Segreteria Camera del Lavoro Milano)

Lucia Tozzi (studiosa dei fenomeni urbani)


Mercoledì 20 novembre h 18

Federazione milanese del Partito della Rifondazione Comunista

via Vallarsa 2 Milano

Evento su Facebook




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