La città che crolla

La città che crolla La crisi del “Modello Milano”

Le proteste di movimenti, comitati, sindacati inquilini, student* e cittadin* per il caro affitti e l’esclusione abitativa, le politiche ad altissimo impatto ambientale e la "rigenerazione" selvaggia della città, insieme alle inchieste giudiziarie sulla deregulation urbanistica e all'ormai conclamato calo di fiducia degli stessi mercati immobiliari, stanno facendo finalmente scricchiolare il “Modello Milano”, il laboratorio più avanzato in Italia della finanziarizzazione urbana e della concentrazione della ricchezza. La risposta delle istituzioni però continua a essere un rifiuto totale del confronto con gli abitanti e un arroccamento fondato sull'accelerazione delle politiche liberiste: se da un lato si revisiona il PGT per confermare il ruolo di facilitatore degli investimenti privati che il Comune si è autoassegnato, dall'altro le nuove delibere e i recenti bandi sulla casa indicano chiaramente la volontà di disfarsi del patrimonio pubblico di case popolari, per cartolarizzarlo, trasformarlo in housing sociale o addirittura in welfare aziendale, configurando il rischio di una situazione di non ritorno. È il momento di unire le forze e reagire: a partire dalla lettura critica dei processi in corso, occorre socializzare le conoscenze e lavorare insieme a un progetto alternativo.

Interventi di Massimo Antonini (Rete per il diritto all’abitare Mun. 4) Valerio Calzone (Asia) Gianluca Cangini (Off Topic) Giovanni Carenza (Unione inquilini), Paolo Debiaggi (Politecnico di Milano, Urban Curator Tat) Gabriele Mariani (Milano in Comune) Salvatore Porcaro (Ci siamo) Lucia Tozzi (giornalista, studiosa di politiche urbane)